Julia Kristeva scrive (“Storie d’amore”, Feltrinelli, 1985) che si è vivi quando si è innamorati o si è in analisi. Collega, quindi, strettamente l’amore e la psicoanalisi. Si potrebbe sostenere che la psicoanalisi è un’esperienza fondata su uno scambio di parole tra soggetti (il paziente e l’analista), in un setting attraversato dalle vicissitudini del transfert e nel controtransfert. Mentre l’amore si esprime sì con le parole dei due innamorati, ma anche con il corpo (come dice la Genesi: “…e i due diventano una carne sola”). Si può sostenere, allora, che se l’amore rappresenta la modalità naturale specifica del trattamento della mancanza (basti pensare al mito dell’androgino e alla nascita di Eros nel Simposio di Platone), la psicoanalisi rappresenta la più sofisticata ed ancora attuale modalità culturale del trattamento della mancanza. La psicoanalisi oggi è più attuale che mai, in quanto accoglie nella stanza dei sogni la mancanza (crocevia di Eros e Thanatos), che si presenta nelle vesti del paziente nevrotico, ma anche nel soggetto “dipendente da” (sostanze stupefacenti, cibo, gioco d’azzardo), del paziente borderline, del soggetto segnato appunto, dalla mancanza d’amore. Qualcuno potrebbe osservare che nulla è sostanzialmente cambiato da quando la psicoanalisi è nata, ma noi dell’IPP pensiamo, già dal 1985 quando l’Istituto è nato, che il mondo è cambiato profondamente e con esso la psicoanalisi. I contenitori tradizionali (politico – ideologico e religioso) nel corso del tempo sono evaporati, e, nel mare in tempesta, le persone si sentono e sono più sole e sofferenti. La psicoanalisi oggi è anche questo, una barca contro corrente che ospita migranti come Edipo di Tebe, Edipo di Corinto, Narciso e altri ancora, provati tutti dal dolore. Parafrasando un grande psicoanalista: la cosa più importante da trasmettere ai pazienti è la capacità di sublimazione, intesa come interesse per la vita nonostante il dolore.
Per questi motivi abbiamo invitato per il trentennale dell’IPP (1985-2015), intorno al tema “La psicoanalisi oggi”, gli analisti che sentiamo particolarmente vicini al nostro modo di ascoltare, di pensare, di abitare la stanza dei sogni.
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